Alberghi a Cinecittà Roma
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Hotel San Remo nei pressi di Cinecittà
Prenota subito: sconto del 5% riservato agli utenti di RomaOnLine.net! Hotel nel centro della città, nelle immediate vicinanze della Stazione Termini.
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Hotel Farnesina nei pressi di Cinecittà
Hotel, immerso nel cuore della città di Roma e di pregiate rifiniture, offre a tutti i propri visitatori un ambiente accogliente.
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Hotel Petra & Residence a Cinecittà
L'Hotel è di recente costruzione, moderno ed accogliente. E' vicino all'aeroporto di Ciampino e all'autostrada Roma-Napoli. Il Grande Raccordo Anulare è distante solo 2 chilometri. Le camere sono accoglienti e molto pulite; la colazione viene servita in uno sfarzoso buffet nel Roof Garden coperto.
Hotel a Cinecittà, La fabbrica dei sogni di Roma
Il quartiere di Cinecittà si sviluppa a Roma sulla scorta del successo degli studi cinematografici, al quale seguì un boom edilizio senza precedenti. Spazi verdi e aree edificabili vennero sfruttate in modo massiccio a partire dal secondo dopoguerra, quando attorno alla basilica di San Giovanni Bosco sorse rapidamente un quartiere destinato a diventare uno dei più densamente popolati in Europa. La zona di Cinecittà conta attualmente circa 400.000 abitanti.
A partire dal 1980 questa zona di Roma venne collegata al centro tramite i lavori di ampliamento della linea "A" della metropolitana, decretandone inoltre l'enorme sviluppo dal punto di vista commerciale.
CINECITTà E L'IMPERO DEL CINEMA A ROMA
Il primo ciak venne battuto da Mussolini a Cinecittà il 27 aprile del 1937, inaugurando l'imponente struttura cinematografica di via Tuscolana, destinata per decenni a monopolizzare l'attenzione con memorabili produzioni italiane destinate a lasciare un solco profondo nella storia del cinema.
Fin da subito il complesso di Cinecittà si pone in competizione con le case di produzione americane, riportando un discreto successo. Ma è nell'immediato dopoguerra, e in particolare a partire dagli anni '50 che gli studi di via Tuscolana vivono la loro grande stagione cinematografica, sfornando capolavori del calibro di "Quo Vadis?" (1951) e "Ben Hur" (1959), rispettivamente opere dei registi Mervyn LeRoy e William Wyler, quest'ultimo autore del celeberrimo "Vacanze Romane".
L'esplosione dell'attività cinematografica nell'ambito della società italiana e romana in particolare, ancora per molti versi arretrata e colta di sorpresa da tanto clamore. Celebrità, denaro, la città spesso trasformata in enorme set cinematografico, scoprì di essere tornata nuovamente ai fasti di un tempo, decretando un cambiamento radicale nella società e un'evoluzione nel gusto e nel costume. Fotografia del cambiamento è il film-manifesto del genio di Federico Fellini, "La Dolce Vita", ritratto delle follie notturne catturate dagli spietati scatti di una nuova categoria di individui, identificati da Fellini in poi con il nome di "paparazzi".
Entrare a Cinecittà divenne il sogno di generazioni, una fabbrica di illusioni in grado di catalizzare sogni e speranze, alimentando le suggestioni e l'immaginario di un'intera nazione.
LA SCUOLA NAZIONALE DI CINEMATOGRAFIA DI ROMA
La scuola nasce nel 1935, contestualmente all'avvio degli studi di Cinecittà, anche se le fondamenta, almeno teoriche, vennero gettate già nel 1930, con l'edizione di un corso di recitazione istituito all'interno delle attività del Conservatorio di Santa Cecilia.
Si trasforma presto nel Centro Sperimentale di Cinematografia, ampliando l'offerta a corsi di ottica, fonica, scenotecnica e produzione.
Fra gli studenti iscritti in questo primo periodo scopriamo a frequentare i corsi artisti come Michelangelo Antonioni, Arnoldo Foà, Pietro Germi, Dino De Laurentis, a testimoniare la validità degli insegnamenti e degli stimoli che porteranno questi celebri "alunni" a distinguersi nei più vari ambiti del mondo cinematografico.
L'ISTITUTO LUCE, DA ROMA UN ARCHIVIO CINEMATOGRAFICO IN INTERNET
L'Istituto Luce nasce in Italia nel 1924, come potente mezzo di propaganda del regime fascista, voluto con estrema lungimiranza da Benito Mussolini. Si tratta infatti del primo ente pubblico finalizzato alla diffusione cinematografica, a scopo didattico ed informativo.
Il Cinegiornale Luce prende forma nel 1927, antico progenitore dei moderni telegiornali, proiettato obbligatoriamente nei cinema nei minuti precedenti l'inizio del film, destinato alla propaganda nazionale e patriottica.
Molto presto l'istituto da vita all'ENIC, l'Ente Nazionale Industrie Cinematografiche, contribuendo in modo diretto alla realizzazione di pellicole e kolossal, quali ad esempio "Scipione l'Africano".
Nel dopoguerra, finita l'era della propaganda di regime e del nazionalismo, le maggiori attività si registrano nel campo della produzione di film e documentari, realizzando film diretti dai maggiori registi italiani, quali Mario Monicelli, Ermanno Olmi ed Ettore Scola.
L'immenso patrimonio di documenti ed immagini posseduto dall'Istituto Luce consiste in circa 12.000 cinegiornali, quasi 5.000 documentari, 3.000.000 di fotografie e milioni di metri di materiale girato non montato, un tesoro di immagini messo a disposizione degli utenti tramite la rete.