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Anno: 1969
Regista: Luigi Magni
Attori: Nino Manfredi, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Enrico Maria Salerno, Claudia Cardinale, Pippo Franco
E' il primo film della trilogia di Luigi Magni, dedicata alle vicende risorgimentali della Roma papalina. Il ciabattino Cornacchia (Nino Manfredi) viene casualmente a sapere che il tiepido liberale don Filippo Spada ha intenzione di denunciare i suoi due compagni carbonari Leonida Montanari e Angelo Targhini, mettendoli in guardia. I due decidono di tendergli un agguato, per metterlo a tacere per sempre, ma riescono solamente a ferirlo. I due congiurati, fallito l'attentato, si rifiutano di abbandonare Roma, finendo per essere catturati, riconosciuti dallo Spada e condannati a morte.
L'ebrea, convivente di Cornacchia, ma innamorata del carbonaro Montanari, lo accusa di non impegnarsi sufficientemente nel combattere l'assolutismo e di non credere abbastanza negli ideali repubblicani. A quel punto il ciabattino pusillanime e analfabeta Cornacchia le rivela di essere in realtà il temutissimo Pasquino, la voce di Roma, l'autore dei versi satirici che così importanti furono per la lotta clandestina contro lo stato pontificio.
Nell'estremo tentativo di fornire concretamente il proprio contributo, Cornacchia offre al cardinale Rivarola, al quale è stato affidato il compito di reprimere i focolai di rivolta, la propria vita in cambio di quella di Montanari. Il cardinale non accetta, dando seguito alle due esecuzioni, mentre il ciabattino si ritirerà in un convento.
Il film di Luigi Magni, rappresenta una Roma offesa e sottomessa dallo strapotere papale, al di sotto del quale serpeggia un diffuso malcontento, a volte espresso in toni drammatici, altre volte in toni comici e farseschi. La compresenza di una nutrita schiera di attori, fra i migliori in circolazione nel periodo, garantì al film e al regista un notevole successo.
In Piazza del Popolo è tuttora visibile una targa dedicata alla memoria dei due carbonari, Targhini e Montanari, decapitati proprio sulla piazza nel 1825.