Colori e ritratti
Roma ospiterà, dal 15 febbraio 2013 al 30 giugno 2013, una tra le mostre più attese nel panorama capitolino.
Le Scuderie del Quirinale accoglieranno infatti per quattro mesi le sensazionali opere di Tiziano Vecellio, artista tra i più noti e ammirati nel periodo a cavallo tra quattrocento e cinquecento.
L’età rinascimentale ci ha lasciato opere di inestimabile valore e di immensa bellezza, invidiate e ricordate in tutto il mondo.
I capolavori di Raffaello, Leonardo e Michelangelo parlano senza dubbio da soli e testimoniano la congerie culturale e il grande rilievo attribuito alle produzioni artistiche che si erano andate sviluppando in Italia in quel periodo così prospero e fecondo per l’arte.
Tiziano non è certo da meno e la sua attività si svolse prevalentemente a Venezia e ad Urbino, dove ebbe modo di farsi notare e conoscere tanto da essere menzionato, proprio per la sua fama raggiunta in queste due città, addirittura da Ariosto all’interno dell’Orlando Furioso.
Roma allora rende omaggio nel 2013 ad un grande artista del Rinascimento, maestro con Giorgine del cosiddetto colore tonale e primo vero imprenditore ante litteram di un’azienda a carattere artistica. Grazie alle sue abilità infatti si pose in evidenza presso le più importanti maestranze dell’epoca e riuscì ad ottenere contatti con i più facoltosi committenti d’Italia.
La sua tecnica, almeno per quanto concerne il primo periodo della sua produzione, si basava sull’attenzione rivolta all’uso personale del colore, in alternativa decisa al “primato del disegno”, tanto esaltato da Michelangelo. Divenne in breve tempo, anche grazie alle sue doti relazionali, il pittore ufficiale della Serenissima ed in particolare la sua fama si enfatizzò notevolmente con l’avvicinarsi al circolo umanistico di Venezia, grazie al quale la sua pittura assunse tratti connessi ai temi filosofici, mitologici e musicali, con la realizzazione di dipinti dal carattere squisitamente elitario. Si affermò pertanto come modello per opere ispirate alle forme della classicità e come uno dei massimi esponenti della ritrattistica dei potenti. Le sue tavole erano allora dominate dal risalto della luce e delle penombre, con una gamma di colori brillanti e corposi, carichi di forza espressiva che si allontana chiaramente nel tempo dal semplice tonalismo della sua giovinezza. Si tratterà di un artista a tutto tondo, esposto a Roma con grande cura, che sarà presentato mediante tutte le sfumature della sua produzione artistica, dando la possibilità ai visitatori di comprendere appieno un altro tassello fondamentale dello splendore della storia dell’arte rinascimentale in Italia.
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A Roma lasciati cullare dal fascino immortale dell’arte..