Magazine gennaio 1998

Trimestrale di informazione e di discussione culturale a cura dell'Archeoclub di Roma

Che fine ha fatto Torlonia

Nel gennaio del 1992 l'allora direttore generale dei Beni Culturali annunciò con soddisfazione che in quello stesso anno, grazie a una convenzione con lo Stato, sarebbe stato istituito a Roma uno dei musei più attesi: il Museo Torlonia, formato con la più importante collezione privata al mondo di scultura antica (inesorabilmente preclusa al pubblico da decenni) e allestito nella sede prestigiosa del Palazzo Torlonia (o Gìraud) di via della Conciliazione. Ci fu chi, prendendo per buono quell'annuncio, chiamò in causa la Collezione Ludovisi; statale, prospettando la possibilità  che nella"gara" per l'inaugurazione, che si sarebbe accesa tra lo Stato e il privato, sarebbe inesorabilmente "arrivato primo" il privato. Invece, sia pure con anni di ritardo, una volta tanto, è arrivato prima (si fa per dire) lo Stato e la Collezione Ludovisi e finalmente tornata visibile nelle sale del restaurato Palazzo Altemps.

Ma il Museo Torlonia che fine ha fatto? Nessuno ne ha più parlato. La convenzione con lo Stato esiste veramente ed e ancora operante? E, in tal caso, l'autorità  di tutela competente, cosa ha fatto perchà © essa venisse rispettata? Con tanto fervore di opere, in verità  soprattutto annunciate o appena (e spesso malamente) iniziate, in vista del giubileo, un intervento risolutivo dello Stato - anche per conto del Comune - dovrebbe essere prioritario su tanti altri che appaiono piuttosto secondari e dispersivi.