teatro di marcello
Indirizzo: Via del Teatro di Marcello
Nell'anno 46 a.C. Giulio Cesare, facendo abbattere alcuni edifici, inizia la costruzione del secondo teatro stabile di Roma antica, il teatro di Marcello. Nel 44 a.C. con la morte di Giulio Cesare i lavori vengono interrotti, saranno ripresi solo nel 22 a.C. da Augusto.
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L'architetto del teatro è purtroppo sconosciuto. Il teatro sorge tra il Campidoglio e il Tevere, fu costruito con una fondazione su pali di rovere, necessaria per il terreno paludoso, e un anello di calcestruzzo di m 6,35 di spessore, sull'anello poggiano i pilastri che si raccordano in arcate. Tra i pilastri è interposta una semicolonna sormontata da un capitello dell'ordine dorico su cui poggia la trabeazione di collegamento con il piano superiore rappresentato da semipilastri, arcate e una semicolonna interposta dell'ordine ionico. Il terzo piano è caratterizzato da semicolonne con capitello corinzio e interposti muri completi aperti alternativamente da una finestra di forma rettangolare.
Su ognuno dei due piani sono presenti 41 archi. La cavea di m 129,80 di diametro si divide in tre ordini di gradinate divisi da due ambulacri sui quali convergono gli accessi dalle e alle scale. I materiali usati per la costruzione sono: il travertino tagliato in grossi blocchi, quasi tutti per la superficie esterna; il tufo usato in blocchi squadrati per il semicerchio interno; la muratura a mattoni per gli ambulacri interni; il marmo greco per i sedili.
La scena di forma rettangolare è lunga m 87 costituita da una frons-scaenae con un triplice ordine di colonne sovrapposte, realizzate con marmi preziosi. Al centro del piano inferiore del frons-scaenae si aprono i tre ingressi per accedere al pulpito. Il teatro di Marcello può contenere da 15.000 a 20.000 spettatori, viene inaugurato nell'anno 13 a.C., ossia nel 741 di Roma, durante il consolato di Tiberio Claudio Nerone e Publio Quintilio Varo. Augusto presenzia alle cerimonie per l'inaugurazione e ordina che nel teatro venga collocata una statua d'oro raffigurante il nipote Marcello.
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Nel 64 d.C. nell'incendio scoppiato tra il 18 e il 19 luglio il teatro Marcello subisce gravi danni. La scena e le altre parti rovinate vengono ricostruite e restaurate da Vespasiano che inaugura nuovamente il teatro con feste e giochi. Nel 370 d.C. il teatro è ancora funzionante ma sotto l'impero di Graziano comincia lo smantellamento delle strutture, poi i saccheggi e gli incendi delle orde barbare distruggono quanto di deperibile è ancora presente.
Le inondazioni del Tevere riempiono di melma i resti del teatro. Nel 1304 i Pierleoni innalzano sui resti del teatro una fortificazione. Nel 1368 Luca Savelli acquisisce i ruderi del teatro con le strutture create dai Pierleoni e quasi certamente esegue lavori di restauro.
Dal 1926 cominciano lavori di recupero dei resti del monumento e con fasi alterne di interruzione e di ripresa vengono condotti fino ai giorni nostri.
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