poseidonion
Le tappe dell'itinerario
obelisco campense obelisco agonale colonna di marco aurelio fontana di piazza della rotonda obelisco macuteo poseidonion storia del pantheon fontana di trevi Sant'Ivo hadrianeumIndirizzo: Via della Palombella
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Addossati alle pareti posteriori della"Rotonda", si trovano i cospicui avanzi della Basilica Neptuni,detta anche portico o tempio, innalzata da Agrippa per celebrare degnamente le sue vittorie navali, nel 25 a.C., insieme con il Pantheon e le terme.
I resti, posizionati dalla parte posteriore dell'ingresso del Pantheon, sono di una grande aula rettangolare, di cui resta visibile la metà settentrionale, con una grande nicchia nel mezzo e due più piccole ai lati.
E' lunga m.45, larga 19: è costruita in opera laterizia, già rivestita di lastre di marmo; in ogni lato erano collocate quattro colonne, due di pavonazzetto e due di granito rosso, che reggevano i pennacchi della volta ea triplice crociera.
Al di sopra dei capitelli corinzi e dell'architrave si svolgeva un elegante fregio con tridenti, delfini e conchiglie, di cui rimangono ancora alcuni frammenti rimessi al posto.
L'ingresso era nella metà opposta, che è ancora in parte sepolta sotto la strada e le case a sud. Per quanto non vi fosse un collegamento diretto con il Pantheon, l'aula fa corpo insieme con la rotonda, ma sembra che sia stata eretta qualche tempo dopo, forse in relazione con tutta la contraffortatura esterna del monumento.
Fino ai recenti studi su questa zona del Campo Marzio essa veniva creduta parte delle terme di Agrippa: ora è dimostrato che che era la basilica Neptuni rifatta da Adriano e identica al Poseidonion che Dione Cassio menziona tra gli edifici che furono danneggiati dal funesto incendio del 79 d.C. sotto Tito.