Zona Trevi

La fontana di Trevi, opera di Nicolò Salvi, è addossata a Palazzo Poli ed è la più grande, la più scenografica e la più famosa tra le fontane di Roma. Alimentata dall'acquedotto Acqua Vergine fu completata nel 1762, più di un secolo dopo l'abbandono del progetto da parte del Bernini alla morte di Urbano VIII, nel 1644. La statua di Nettuno, attorniato da figure allegoriche e da quattro statue che rappresentano le stagioni, domina la fontana. Secondo la leggenda, chi getta una moneta nella vasca, tornerà  a Roma.

Seguendo via delle Muratte e svoltando su via del Corso, si arriva a Piazza Colonna, qui si può ammirare la colonna di Marco Aurelio, monumento eretto dopo la morte di Marco Aurelio nel 180 a.C. per commemorare le sue vittorie sui barbari stanziati lungo il Danubio. In cima si trovava la statua di Marco Aurelio, sostituita nel 1588 da quella di San Paolo.

Sempre in piazza Colonna si affaccia Palazzo Chigi, costruito nel 1580 per la famiglia Aldobrandini e passò alla famiglia Chigi nel 1659. Gli architetti furono Carlo Maderno e Felice della Greca. Ospitava la famosa Biblioteca di Alessandro VII , che fu poi donata dallo Stato italiano al Vaticano nel 1923. Ospita dal 1961 la presidenza del Consiglio dei ministri. E' chiuso al pubblico ma si può vedere il cortile interno decorato con gli stucchi del XVII sec. e la fontana che reca le insegne dei Chigi.

A destra si trova invece Palazzo di Montecitorio, disegnato dal Bernini per Innocenzo X, che lo destinò alla famiglia Ludovisi. Iniziato nel 1650, fu terminato nel 1694 da Carlo Fontana. L'edificio, così chiamato dal nome del luogo del luogo dove sorgeva l'antico monte "accettorio" dove si radunavano a votare le centurie dell'antica Roma, divenne poi il Palazzo di Giustizia di Innocenzo XII. dal 1871 il palazzo è sede della camera dei Deputati.

Di Fronte il Palazzo oggi si innalza l'obelisco Campense. Nel 10 a.C. Augusto lo collocò nel Campo Marzio, l'attuale piazza di Lorenzo in Lucina, come meridiana e vi rimase fino al IX secolo, ma poi scomparve e venne ritrovato abbattuto e ricoperto da strutture medievali, durante il papato di Giulio II (1503-13). Fu solo con Benedetto XIV (papa dal 1740 al 1758) che l'obelisco fu portato alla luce. Venne infine eretto nell'attuale collocazione nel 1787 da papa Pio VI.

Proseguendo per via Guglia e voltando in via Aquiro, si arriva in piazza Capranica, qui si trova uno dei pochi edifici romani del XV secolo sopravvissuti nel tempo: Palazzo Capranica. Fu commissionato dal cardinale Domenico Capranica che intendeva farne la residenza per la propria famiglia e un collegio per l'educazione degli ecclesiastici. Il palazzo ospita oggi una sala cinematografica.

Alla fine di via Guglia, in piazza di Pietra, sorge il Tempio di Adriano, fatto costruire in onore dell'imperatore Adriano, considerato un dio, dal suo successore Antonino Pio nel 145 d.C. I Suoi resti sono visibili sul lato meridionale della piazza di Pietra, incastrati in un edificio del XVII secolo che era in origine una dogana vaticana, completata da Carlo Fontana e dal figlio intorno al 1690. Oggi l'edificio ospita la Borsa.
Undici colonne corinzie in marmo, alte 15 metri, si ergono su un basamento di peperino; esse decoravano il lato settentrionale del tempio e circondavano il santuario interno.

A sinistra, via dei Bergamaschi porta a piazza di S. Ignazio sovrastata dalla grande facciata della chiesa, materializzazione dell'ordine severo dei Gesuiti, ma è l'interno della chiesa, a navata unica, che esprime meglio tale stile. Fu costruita dal cardinale Ludovisi nel 1626 in onore di Sant'Ignazio di Loyola, fondatore della compagnia di Gesù. Insieme alla Chiesa del Gesù, forma il nucleo dell'area dei gesuiti a Roma. Il suo interno, caratterizzato da pietre preziose , marmi, stucchi e dorature, crea una particolare atmosfera.

Proseguendo per via del Seminario si arriva al Pantheon, in piazza della Rotonda. E' il monumento dell'antica Roma meglio conservato. E' particolarmente bello la sera, illuminato, quando le sue 16 colonne corinzie di granito rosso e grigio, alte 12,5 metri, sono messe in risalto dalle luci. Davanti il pronao si trova una fontana di Giacomo della Porta (1578), ornata da un obelisco egizio, il Macuteo, dell'epoca di Ramsete II.

Alle spalle del Pantheon, in Piazza della Minerva si può ammirare un altro obelisco: il Minerveo, risalente al VI secolo a.C.; particolarmente interessante perchè è sostenuto da un elefantino in marmo, scolpito su disegno di Bernini dal Ferrata, e la facciata rinascimentale di Santa Maria sopra Minerva,costruita nel XIII sec. E' una delle poche chiese gotiche a Roma.

Attraversando via della Palombella e costeggiando i resti del Poseidonion, si arriva a piazza S. Eustachio con la piccola chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, uno dei capolavori del Borromini. La chiesa, sormontata da una particolare cupola formata da una lanterna a spirale culminante con una croce, presenta una successione senza pause di superfici concave e convesse.

Si erge nel piccolo cortile del Palazzo della Sapienza, sede dell'antica Università  di Roma dal XV sec. fino al 1935.

Accanto, e precisamente, in via della Dogana Vecchia, ha sede Palazzo Madama, sontuoso palazzo del XVI secolo, costruito per i Medici, deve il suo nome a Madama Margherita d'Austria, figlia illegittima dell' imperatore Carlo V, che sposò prima Alessandro de' Medici e poi Ottavio Farnese. La facciata spettacolare fu realizzata nel XVII secolo da Paolo Mannuccelli, con un ricco cornicione e particolari dettagli decorativi sul tetto. Il palazzo è dal 1871 sede del Senato, una delle due camere del Parlamento.

Costeggiando il palazzo Madama in via Giustiniani e proseguendo per corsia agonale, si giunge a Piazza Navona, considerata una delle più belle piazze di Roma.

Ha una forma allungata ed occupa il luogo dove si trovava il Circus Agonalis, cioè lo Stadio di Domiziano. Il nome Navona deriva proprio dalla deformazione del nome del circo, n'Agona. Luogo di gare di atletica e di altre competizioni, l'arena continuo' a esistere fino al XVII secolo, utilizzata per giostre e tornei.
Innocenzo X ne fece un capolavoro dello stile barocco incaricando il Bernini della costruzione della fontana dei Fiumi che sorregge l'obelisco Agonale, e della Chiesa di S'Agnese in Agone, con la facciata concava di Borromoni.
Sulla piazza si affaccia anche il palazzo Braschi, oggi sede del Museo di Roma.