Zona Spagna
Le tappe dell'itinerario
SS. Ambrogio e Carlo al Corso obelisco flaminio colonna dell'immacolata ara pacis fontana piazza di spagnaAppena si esce dalla fermata Spagna, linea B della metropolitana, ci si trova subito in Piazza di Spagna che deve il suo nome al palazzo di Spagna, costruito nel XVII secolo per l'ambasciatore di Spagna presso il Vaticano.
Molti personaggi famosi risiedettero nei dintorni della piazza: Wagner, Liszt, Balzac, Stendhal, Byron, Keats, Rubens, Tennynson.
A sud si trova la grande scalinata di Trinità dei Monti, bellissima quando è adornata di azalee e fiori variopinti, che porta all'omonima chiesa barocca. Dalla terrazza panoramica, intitolata a Napoleone, si gode una bellissima veduta verso il Tevere e S. Pietro.
Nella piazza ritroviamo anche la Sala da Tea Babington's, mentre in via dei Condotti, la più famosa delle strade per lo shopping di lusso, il famoso Caffè Greco.

Ad ovest c'è la colonna del'Immacolata che sostiene la statua della Vergine Maria, infatti la colonna commemora la proclamazione, da parte di Pio IX, della dottrina dell'Immacolata Concezione. Sempre nella piazza si può ammirare la"Barcaccia", fontana del XVII sec. (opera di Pietro Bernini) che rappresenta una barca in un laghetto.
Prendendo via delle Carrozze, strada parallela a via dei Condotti, ci si trova di fronte a San Carlo al Corso, la cui titolazione vera della chiesa è ai SS. Ambrogio e Carlo, i due principali patroni milanesi. Alla sua sinistra, in piazza Borghese, si trova il Palazzo Borghese conosciuto dai romani con il nome di Cembalo, a causa della sua forma curiosa. I lavori iniziarono intorno al 1560, su disegno del Vignola. Fu poi acquistato dal cardinale Borghese (papa Paolo V nel 1605) che lo fece terminare da Flaminio Ponzio.

E' rimasto in possesso di questa famiglia fino ai nostri giorni ed ha ospitato, fino al 1891, la collezione d'arte del cardinale Borghese, esposta oggi alla Galleria Borghese. A destra della chiesa di S. Carlo c'è invece il Mausoleo di Augusto, chiamato nell'antichità : Augusteum.
Intorno all'edificio erano stati tracciati viali per passeggiare; sull'ingresso erano stati posti due obelischi di granito rosa che furono poi spostati: uno in piazza del Quirinale e l'altro in piazza dell'Esquilino. La tomba eretta nel 28 a.C. era sormontata da un tumulo di terra su una base in pietra alta 6,90 m su cui si innalzava un'immensa statua di bronzo raffigurante Augusto.
L'ingresso al Mausoleo non è consentito ma è possibile girare intorno all'edificio e ammirare l'entrata che si trova sul lato meridionale.
Alle spalle del Mausoleo in via di Ripetta c'è l'Ara Pacis Augustae, ossia l'Altare della Pace Augustea, costruito su decreto del Senato Romano, per onorare Augusto e celebrare la pace che seguì alle sue vittorie in Spagna e Gallia.

Proseguendo per la via si arriva a piazza del Popolo, la cui concezione rivoluzionaria, non più rotonda ma ovale, è dovuta al Valadier.
Nell'angolo sud-est della piazza si trovano due piccole chiese barocche: Santa Maria in Montesanto (a pianta ellittica) e Santa Maria dei Miracoli (a pianta circolare), entrambe iniziate da Rainaldi ma terminate da Bernini e da Carlo Fontana. Al centro della piazza si trova il più vecchio obelisco di Roma, il Flaminio, proveniente dall'Egitto di Ramesse II (XIII-XII sec. a.C.) e fatto collocare qui da Sisto V.
Dietro all'obelisco c'è l'imponente Porta del Popolo che segnava il limite della città lungo la via Flaminia. Fu costruita per ordine di Pio IV nel 1561, ma la facciata che guarda sulla piazza fu aggiunta dal Bernini nel 1655 per l'ingresso in città della regina Cristina di Svezia.
Un po' più in disparte si trova la chiesa di Santa Maria del Popolo, è una delle chiese più ricche di tesori di Roma e deve la sua fortuna ai papi della famiglia Della Rovere: Sisto IV e Giulio II.