Acqua: difendere la risorsa più preziosa

In natura l'acqua svolge un ruolo di vitale importanza in quanto in sua assenza non è possibile alcuna forma di vita.

Le piante presentano un contenuto d'acqua oscillante fra il 60 ed il 90% in funzione della specie e della stagione, traendo da essa anche essenziali sali minerali. Dalla disponibilità  di acqua dipende anche la capacità  delle piante a produrre ogni anno nuova massa vegetale. Non per caso le più elevate produzioni annue di massa vegetale si registrano nelle regioni tropicali dove si hanno elevatissime piovosità .

L'acqua ha fondamentale importanza anche negli animali, uomo compreso, poichà © è coinvolta in tutti i processi biologici. Nelle meduse l'acqua rappresenta addirittura il 95% della massa totale. Nell'uomo tale percentuale oscilla fra 65 e 75 a seconda dei soggetti e dell'età : cuore, sangue e polmoni ne sono costituiti al 79%, i muscoli al 76%, il fegato al 70%, lo scheletro al 22% ed i denti solamente al 10%.

A livello planetario l'acqua è presente sotto forma liquida, gassosa e solida, all'interno o sulla crosta terrestre e negli strati più bassi dell'atmosfera. Nella forma liquida ricopre circa i due terzi della superficie planetaria. Il 93,7% dell'acqua è contenuto negli oceani (questa equivarrebbe ad un parallelepipedo di base 1000 Km per 1000 Km, alto 1350 Km). Il 2,7% costituisce le acque sotterranee, i laghi, i fiumi, i ghiacciai e le calotte glaciali (lo scioglimento dei ghiacciai e calotte innalzerebbe il livello dei mari ci circa 60 metri). Appena lo 0,00001% è contenuto nell'atmosfera e negli esseri viventi (benchà © sembri poca, l'acqua presente negli esseri viventi potrebbe riempire un'enorme vasca alta 1 Km, lunga 30 Km e larga 20 Km!).

Affinchà © l'acqua possa essere utilizzata dagli esseri viventi è necessario che entri in circolo attraverso i processi di evaporazione da oceani, laghi, mari, fiumi, suolo,... e di traspirazione, per mezzo del quale le piante liberano vapore acqueo dai pori delle foglie durante la respirazione notturna. Entrambi i processi sono originati, direttamente o indirettamente, dal sole.

Il vapore acqueo che in tal modo perviene all'atmosfera condensa e ricade al suolo sotto forma di pioggia, di neve, di grandine, di rugiada. Al suolo l'acqua può evaporare più o meno rapidamente; può scorrere superficialmente, formando torrenti, fiumi, laghi, stagni; può solidificare nei ghiacciai polari o montani; può infiltrare nel sottosuolo andando ad alimentare le falde. L'utilizzabilità  della prima, in particolare ai fini potabili ma anche agricoli, può essere compromessa da qualsiasi forma d'inquinamento. Nel secondo caso, oltre ai pericoli di inquinamento da scarichi sul suolo, si deve aggiungere che l'utilizzo dell'acqua in quantitativi superiori alla naturale capacità  di ricarica delle falde, legata all'infiltrazione delle acque di pioggia, tende, nel medio-lungo periodo, a compromettere gli impieghi futuri.

Poichà ©, generalmente, l'offerta acquedottistica d'acqua tende ad inseguire la continua crescita dei consumi, molto spesso dovuta anche a sprechi, è necessario che ciascuno di noi acquisti consapevolezza dei suoi eventuali sprechi o eccessivi consumi, al fine di ridurli od eliminarli. Tanto più che, in futuro, i costi e quindi le tariffe tenderanno ad aumentare fortemente.

Nostro scopo è proprio quello di indicare alcune linee di azione e di comportamento individuale socialmente ed ambientalmente responsabile e consapevole del fatto che l'acqua è u na risorsa vitale che, benchà © inesauribile in termini di quantità  totale, rischia fortemente di esaurirsi in termini di quantità  dotate delle caratteristiche tali da consentircene l'uso, in particolare potabile ed agricolo.

L'importanza dell'acqua e di una sua pronta e ampia disponibilità  generalmente si apprezza pienamente solo nel caso di sua assenza o carenza. Non a caso che il problema degli sprechi di acqua è tipico delle aree dove l'acqua è un bene di facile accesso. In un paese desertico nessuno si permette di sprecare acqua per pigrizia.

La dotazione di acqua per persona per giorno è di oltre 1000 litri negli U.S.A., di circa 300 in Europa occidentale, di 100 in alcuni paesi nordafricani, asiatici e sudamericani, di appena 20 litri in alcuni paesi africani ed asiatici. A Roma disponiamo di 220-250 litri per persona per giorno.

In un recente rapporto della FAO è stato evidenziato come 15.000 metri cubi di acqua siano sufficienti ad irrigare per un anno un ettaro di coltivazione di riso, oppure a soddisfare le necessità  per tre anni di 100 nomadi in possesso di 450 capi di bestiame o di 100 nuclei rurali per quattro anni di usi domestici o di 100 famiglie urbane per due anni, oppure ad "accontentare" 100 ospiti di un albergo di lusso per soli 55 giorni. Ciò evidenzia la relatività  del concetto di fabbisogno idrico in funzione degli stili di vita e della ricchezza locali.

In Italia, accanto alle perdite degli acquedotti, in parte tecnicamente inevitabili ma oggi spesso ingiustificate e frutto di cattiva manutenzione delle reti idriche, numerosi e forti sono gli sprechi casalinghi, facilmente eliminabili con un poco di attenzione.

L'impiego igienico-sanitario dell'acqua (WC, doccia, lavandini, lavatrici,...) è la più importante fonte di sprechi.

Da recenti statistiche, gli scarichi dei WC rappresentano il 28% dei consumi d'acqua domestici italiani e il 16% dei consumi totali. Ogni volta che si ricorre allo sciacquone si scaricano in fogna 10-15 litri d'acqua che il più delle volte vanno a diluire pochi decilitri di urina. Lo spreco è ancora più grave se si pensa che si tratta sempre di acqua potabile, sempre più rara e costosa. In molti casi, i più numerosi, si potrebbe far ricorso all'acqua contenuta in una bacinella, utilizzando, ad esempio, l'acqua proveniente dal lavaggio delle mani o di alimenti. Oppure ci si potrebbe dotare di sciacquoni a due scomparti, da utilizzare ciascuno in funzione della necessità , mediante specifico pulsante. Coloro che vivono in case unifamiliare potrebbero, quando possibile, anche utilizzare l'acqua piovana appositamente raccolta.

Per fare un bagno in genere occorrono anche più di 100 litri di acqua, generalmente riscaldata a gas o ad elettricità . Utilizzando la doccia è possibile un elevato risparmio (superiore al 50%) di acqua e di energia.

Sprechi tipici si hanno durante il lavaggio dei denti o quando ci si rade la barba.

In tal caso sarebbe sufficiente avere l'accortezza di aprire il rubinetto solo quando necessario.

Il ricorso a rubinetti dotati di aeratori rompigetto può inoltre permettere risparmi tra il 15 e il 50% dei consumi.

Le lavatrici e le lavastoviglie consumano molta acqua. Volendo assolutamente ricorrere a tali elettrodomestici è bene sceglierli in funzione dei consumi idrici e di quelli energetici. Al riguardo l'ENEA ha svolto appositi studi, disponibili su richiesta. In ogni caso l'utilizzo a pieno carico è sempre un ottimo accorgimento.

Una recente legge stabilisce che i nuovi appartamenti saranno dotati di una doppia rete idrica. Una per l'acqua potabile destinata agli usi alimentari e ad alcuni usi igienici, l'altra per l'acqua non potabile destinata a quegli usi dove il requisito di potabilità  non è necessario (anche, ad esempio, per pulire i pavimenti, visto che i prodotti di pulizia garantiscono di per sà © l'igiene).

Anche per innaffiare piante o giardini è bene evitare l'uso di acqua potabile e pulita. Da un punto di vista nutrizionale, sarebbe meglio utilizzare, ad esempio, l'acqua proveniente dalla pulizia di alimenti (verdure, carni, pesce, frutta) e perciò arricchita di sostanza organica e sali minerali, molto utili al terreno e alle piante.

di Marco Rosolia