Hotel a Piazza Navona
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Hotel San Remo nei pressi di Piazza Navona
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Segnalati dalla redazione
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Hotel Farnesina nei pressi di Piazza Navona
Hotel, immerso nel cuore della città di Roma e di pregiate rifiniture, offre a tutti i propri visitatori un ambiente accogliente.
Hotel a Piazza Navona, l'antico stadio di Roma
E' la piazza più "romana" di tutta la città,
un autentico capolavoro architettonico.
Conserva l'antica dimensione dello stadio voluto da Domiziano (81-96 d.C.),
un circo dalla forma allungata con un lato curvo.
Il nome deriva dai giochi che si tenevano in questo "Circus Agonalis",
modificato prima in n'Agona, definitivamente codificato in Navona.
Al suo interno vi si svolgevano corse, giochi e feste popolari, alle quali gli
spettatori assistevano assiepati lungo le antiche gradinate. Ancora fino alla
metà del XIX secolo nel periodo estivo la piazza veniva regolarmente allagata
per consentire lo svolgimento di parate e sfilate in carrozza all'interno
di quello che veniva chiamato il "lago di piazza Navona", un modo
per celebrare le naumachie, le battaglie navali che si svolgevano in
passato nello spazio della piazza.
La storia di piazza Navona è antica e suggestiva, come si può intuire
dai molti i cambiamenti subiti nel corso dei secoli. Uno dei momenti che segnarono
la sua definitiva sistemazione architettonica coincise con l'elezione di
papa Pamphilj, salito al soglio pontificio con il nome di Innocenzo X, intorno
alla metà del XVII secolo.
Il neoeletto pontefice volle creare un'adeguata cornice intorno a quello
che fino ad allora appariva come un semplice modesto palazzo di famiglia affacciato
su piazza Navona.
Uno dei primi provvedimenti fu di convogliare l'acquedotto dell'Acqua
Vergine (considerata la migliore di Roma) affinché alimentasse le fontane,
dopodiché assoldò il Borromini per affiancare Girolamo Rainaldi che stancamente già conduceva i lavori.
Seguirono la deposizione dell'obelisco di Domiziano, rinvenuto presso il
Circo di Massenzio e temporaneamente depositato in frammenti lungo la via Appia,
mentre quasi contemporaneamente partė la costruzione della Chiesa di Sant'Agnese.
Fu lo straordinario impulso impresso da papa Pamphilj a determinare questo particolare
carattere barocco della piazza, uno scenario che resse persino al successivo
rifiuto per un gusto ritenuto cosė debordante e ridondante. Piazza Navona
rappresentò uno dei più grandi palcoscenici, lo sfondo supremo
per la pompa ed il fasto di Roma, a partire dal XVII secolo e fino ai giorni nostri.
ROMA, LA FONTANA DEI QUATTRO FIUMI E LE ALTRE
Uno dei capolavori più rappresentativi di piazza Navona è la Fontana dei Quattro Fiumi, interamente realizzata dal Bernini, al di sopra
della quale campeggia l'obelisco di Domiziano.
A proposito della fontana del Bernini è da registrare una delle leggende
popolari più diffuse che prendono spunto dalla rivalità fra lo
scultore e il Borromini, autore della vicina Chiesa di
Sant'Agnese. Secondo
la tradizione il Bernini avrebbe scolpito la statua che raffigura il Nilo con
il volto coperto (le sue sorgenti non erano ancora state scoperte) per riparare
la propria vista dall'orrore della costruzione del Borromini, mentre
la statua che raffigura il Rio de la Plata terrebbe il braccio alzato come
per proteggersi dall'imminente crollo della struttura stessa. La leggenda è certamente
suggestiva, e la rivalità fra i due è attestata storicamente.
Basti pensare che il Bernini riuscė a strappare la commissione della
fontana al Borromini, presentando alla cognata del papa, la potentissima donna
Olimpia, un modellino in argento del suo progetto, del quale la gentildonna
si invaghė affidandogli la direzione dei lavori.
La vicenda è però cronologicamente infondata, poiché la
costruzione della chiesa iniziò soltanto un anno dopo l'inaugurazione
della fontana.
Le altre due fontane che decorano lo spazio di piazza Navona sono la Fontana
del Moro e la Fontana di Nettuno, ambedue opera di Jacopo della Porta. La prima
risale al 1574, all'epoca di Gregorio XIII, anche se il soggetto
originale venne successivamente modificato dal Bernini. Il ritocco non riscosse
particolare successo; furono apportate ulteriori modifiche da Giovan Antonio
Mari, il quale scolpė il gruppo tuttora visibile, l'Etiope in
lotta con il Delfino, il cosiddetto Moro.
L'ultima fontana di piazza Navona è quella del Nettuno, realizzata
nel 1574, posta sull'opposta estremità della piazza e sistemata
definitivamente solamente nel XIX secolo con sculture di Zappalà e Della
Bitta.
ROMA, LA CHIESA DI SANT'AGNESE
Anche la chiesa si porta appresso il carico delle sue leggendarie origini.
Secondo la tradizione popolare infatti, dove oggi sorge la chiesa si trovava
la gogna che fu strumento di martirio per l'allora tredicenne Agnese,
esposta nuda sulla pubblica piazza e iniziata al martirio nel 304 d.C.
La costruzione della chiesa venne portata avanti dagli architetti Girolamo e Carlo Rainaldi e dal Borromini, al quale si deve inoltre la concezione della
splendida facciata concava, dei campanili e della cupola che gravita su tutto
l'insieme, creando un suggestivo effetto drammatico.
L'interno è prevalentemente barocco, di rara bellezza perfino
in una città in cui il barocco ha lasciato ampie tracce del suo passaggio.
La pianta centrale della chiesa è dominata da una cupola decorata da
un enorme affresco di un seguace di Pietro da Cortona, Ciro Ferri, mentre imponenti
colonne di marmo conducono la vista verso i grandi altari a rilievo in marmo
bianco.
Al di sopra del grande portale giace il sepolcro di papa Innocenzo X il papa
che realizzò il grande progetto di piazza Navona.