Lettera di presentazione

Ovvero, la sottile arte di promuovere se stessi

Cos'è ?

La Lettera di Presentazione è lo strumento attraverso il quale si ha accesso diretto al selezionatore. E' la forma di contatto più prossimo che potremo avere in questa fase. E' un filo diretto che per qualche istante permette che si materializzi la comunicazione con colui che dovrà decidere sulla bontà della nostra candidatura.
La sua importanza è enorme. Anche il migliore dei curriculum vitae rischia di essere vanificato se non accompagnato adeguatamente da questo fondamentale documento che faccia capire realmente chi siamo, cosa vogliamo e cosa ci aspettiamo.
Il giusto approccio mentale da seguire è quello di ragionare come se tutti i candidati fossero su di una linea di partenza dalla quale si parte appaiati. Tutti i candidati potenzialmente possiedono i giusti requisiti (se qualcuno non li possiede non va neanche calcolato, è come se venisse "squalificato" prima dello start).
Ovviamente una Lettera di Presentazione non può gonfiare le nostre capacità, competenze ed esperienze (mentire non è mai consigliabile); il massimo che si può ottenere è di porre il tutto sotto la giusta luce in modo tale che traendo le necessarie conseguenze appaia chiaramente che la nostra candidatura possa entrare nella ristretta rosa dei papabili.

Come si scrive ?

La Lettera di Presentazione deve contenere informazioni di carattere generale (ma non troppo), circa le nostre attitudini personali e professionali.
Posto che sappiamo fare il lavoro che ci viene richiesto, ancora non abbiamo fatto sapere nulla di noi. In base alla posizione e alle caratteristiche del lavoro e dell'azienda con cui entriamo in contatto dovremo riuscire a convincere il selezionatore che oltre alle credenziali possediamo lo spirito e la personalità adeguata per integrarci presto e bene con una entità che per il momento non sospetta neanche della nostra esistenza.
La lettera che accompagna il curriculum non deve essere uno strumento neutro e anonimo. Sarà la prima cosa a cadere sotto lo sguardo del selezionatore, il quale in brevi tratti dovrà essere convinto che vale la pena continuare.
Ecco alcuni consigli per centrare l'obiettivo.

Sulla forma:

  1. Usate un tono meno formale e più discorsivo, ma senza eccedere;
  2. Concentrate tutto in poche righe, dieci-quindici al massimo del formato standard;
  3. Utilizzate frasi brevi ed efficaci;
  4. Evitate qualsiasi eccesso di trionfale enfasi, qualunque sia il vostro curriculum, generalmente disturba più di quanto possa colpire favorevolmente. Un buon curriculum si presenta da solo;

Sul Contenuto:

  1. Cercate di essere il più possibile attinenti al CV, sottolineando i suoi punti di forza e rimarcandone gli aspetti qualificanti;
  2. Se qualcosa non ha trovato posto nello schema del CV ma ritenete opportuno segnalarlo, fatelo;
  3. Inserite le informazioni relative ad una eventuale possibilità di trasferimento dalla città di residenza, disponibilità per gli spostamenti, viaggi, e qualunque altro elemento richiesto o che riteniate comunque utile fornire;
  4. Brevi cenni caratteriali. E' una parte delicata, il rischio quello di descrivere il classico bravo ragazzo educato, gentile, disponibile, generoso, socievole, onesto e via di seguito, finendo per scrivere un profilo identico a quello di altri cento candidati, altrettanto educati, gentili, disponibili, eccetera. Il consiglio è di limitare al minimo ogni accenno (a meno che non sia esplicitamente richiesto) in tal senso, poiché le caratteristiche di gran lunga più importanti sono quelle che riguardano le motivazioni.

Le Motivazioni:

Nella lettera che accompagna il curriculum vitae l'aspetto da mettere maggiormente in evidenza è quello delle motivazioni, ovvero quella spinta inarrestabile che ci ha spinto ad intraprendere un determinato corso di studi, ad interessarci di un determinato settore e infine a fare richiesta per quel determinato posto.
Dobbiamo essere in grado di condensare in pochissime, ma chiare frasi (meglio se una sola, massimo due), il senso della nostra scelta, di come ci siamo posti un obiettivo per poi raggiungerlo, per poi fissare altri obiettivi e continuare a lavorare per raggiungerli.
L'aspetto motivazionale è spesso quello determinante. Mostrare idee chiare, volontà e capacità di fissare e raggiungere obiettivi spesso fanno la differenza.

Le Aspettative:

Anche illustrare le proprie aspettative con coerenza, realismo e fiducia nel futuro genera normalmente una buona predisposizione nei confronti del candidato.
Sotto questo punto di vista è necessario mostrare umiltà e modestia ma con dignità e profondo rispetto per se stessi. Se tutto andasse per il meglio, sarete in ogni caso gli ultimi arrivati e avrete tutto il tempo di mostrare le vostre capacità per ambire ad incarichi più prestigiosi.
Uno degli elementi che determinano spesso un discrimine è fra coloro che danno l'impressione di avere un'idea piuttosto precisa di loro stessi, delle propria capacità e competenze soprattutto in relazione all'incarico che si intende ricoprire.
Il modo migliore di analizzare le nostre aspettative sarà quello di ragionare su quale sia il nostro reale punto di partenza, quale il traguardo prefissato, ma soprattutto su quali mezzi possiamo impiegare per raggiungerlo.
Avere una visione chiara di tutto ciò contribuisce a generare fiducia in noi stessi e nell'interlocutore.

Sui Dettagli:

Oltre questi due aspetti nella lettera di presentazione vanno inseriti:

  1. la data: posizionata in alto a destra;
  2. il destinatario: meglio se si dispone il nome del "Responsabile della Selezione", altrimenti indicare semplicemente la carica e il nome della società;
  3. dati personali: in alto a sinistra;
  4. formula di apertura e chiusura: quelle classiche vanno benissimo, sceglietene una di vostro gusto;
  5. firma: nome cognome e firma.